Ballarò contende alla Vucciria il “titolo” di mercato storico più famoso di Palermo. Distante poco più di 1km dal nostro bed and breakfast, è una tappa che consigliamo da non perdere durante il vostro soggiorno palermitano. Per raggiungerlo è sufficiente percorrere Via Bonello, superare Piazza della Vittoria e proseguire lungo via Giovanni di Cristina fino ad arrivare a Corso Tukory. Da qui il mercato prosegue da una parte verso Piazza Casa Professa e dall’altra fino a Porta Sant’Agata, nel cuore del quartiere dell’Albergheria. Ballarò è probabilmente il mercato più antico di Palermo, considerando la testimonianza di un viaggiatore arabo che lo cita in uno scritto del X secolo. L’incertezza regna anche sul suo nome: secondo alcuni deriverebbe da “Bahlara”, un villaggio vicino Monreale, ma secondo altri si riferirebbe a dei mercanti indiani che commerciavano spezie con la Sicilia. Ciò che è certo è che a Ballarò si ritrova la vera anima della città di Palermo: qui vi sono i sentimenti antichi e genuini dei suoi cittadini, immersi ed incastonati tra vicoli stretti ed angoli oscuri, tra case fatiscenti ed affascinanti chiese, tra palazzi sventrati ed edicole votive. Qui il sentimento laico si mescola col religioso, il sacro con il profano , così come il cristiano con l’arabo.
E’ infatti proprio il suq nordafricano il paragone immediato che viene in mente passeggiando tra le bancarelle e gli stand di Ballarò: venditori urlanti che invitano a comprare le loro mercanzie (che saranno senza dubbio migliori di quelle del proprio vicino), botteghe di palermitani mescolate agli ambulanti, spesso stranieri, tutti a caccia del miglior compratore o del turista. Questi non può che restare a bocca aperta di fronte allo spettacolo di colori, profumi ed odori delle mercanzie esposte, vere protagoniste del mercato: pesce, carni, verdure, frutta, ortaggi, formaggi, salumi e cibi cotti si affiancano agli articoli per la casa ed ai souvenir.
A Ballarò si vendono solo prodotti freschi, provenienti dalle campagne della provincia e dal mare che bagna il capoluogo siciliano. Dalle 7 del mattino fino al tardo pomeriggio i “bancarellari” intrattengono venditori e turisti in un gioco divertente ed estenuante fatto di voci più o meno urlate e trattative. Da non perdere, tra un acquisto e l’altro, la “riffa”: un uomo durante la mattina vende i biglietti di un blocchetto numerato e, una volta ultimate, occupa il centro della piazza per estratte il numero vincitore: chi ne è in possesso porta a casa soldi e beni alimentari! I cibi cotti sono grandi protagonisti del mercato di Ballarò: durante la spesa non è raro avere un certo languorino che sarò facilmente sedato con cipolle bollite o al forno, panelle, patate e verdure lesse, polpo col limone, fritti vari.
Il sabato mattina e la domenica si allestisce, accanto al mercato alimentare, quello dell’usato; situato tra la parte finale di via Giovanni Grasso fino a piazza San Francesco Saverio, sulle sue bancarelle si può trovare qualsiasi cosa, dai vestiti alla biancheria intima, dai dischi ai mobili fino ai libri ed alle suppellettili. Dalle prime luci dell’alba fino a mezzogiorno dei fine settimana questo è il posto migliore di Palermo per fare affari! Infine passeggiando tra le bancarelle di Ballarò impossibile non notare alcuni capolavori dell’arte a Palermo: la Chiesa del Carmine con la sua splendida cupola maiolicata, la chiesa del Gesù in Piazza Casa Professa, i conventi dei padri gesuiti e dei carmelitani e il bel Palazzo Marchesi.